Soffri di una patologia del corpo o di un problema correlato con le emozioni?

Forse non stai fornendo al tuo cervello gli stimoli di cui ha bisogno!c

Secondo la PNEI (la Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia), alcune patologie del corpo e della mente sono dovute alle emozioni negative in eccesso, che agiscono sul sistema nervoso, sul sistema endocrino e sul sistema immunitario con conseguenze dirette sulla salute dell’intero organismo.

Molti scienziati affermano e dimostrano che la maggior parte delle patologie e dei disturbi (dall’ansia agli attacchi di panico, dalle gastriti/coliti psicosomatiche a molte altre forme di disturbi e malattie molto comuni) sono dovute ad una alterazione dei sistemi di comunicazione tra mente e corpo: Jaak Panksepp, Bruce Lipton, Bruno Soresi, Tancredi Militano e molti altri studiosi e ricercatori nel campo delle Neuroscienze hanno teorizzato e dimostrato che molti disturbi psichici e fisici sono strettamente correlati con errori compiuti dal cervello nella gestione della comunicazione mente-corpo e possono essere risolti senza l’utilizzo di farmaci, riattivando le capacità di autoguarigione e di autoriparazione intrinseche all’organismo.

 

Le Neuroscienze dimostrano che IMPARANDO ad usare correttamente il nostro cervello – soprattutto imparando a gestire le emozioni e fornendo ad esso gli stimoli di cui ha bisogno – è possibile riequilibrare il sistema di comunicazione tra cervello e corpo (il sistema PNEI) e ciò si può tradurre automaticamente nell’eliminazione dei sintomi: le ricerche condotte da Jaak Panksepp, Bruce Lipton, Bruno Soresi e da altri ricercatori confermano che “se tale sistema torna in equilibrio, la maggior parte dei problemi ad esso correlato si risolve spontaneamente, senza l’utilizzo di farmaci”.

Per tale motivo, la Neurobiologia propone un approccio completamente innovativo che non tiene conto cioè del sintomo, non operando diagnosi né instaurando terapie: La Neurobiologia permette di individuare quali sono gli errori (involontari!) di atteggiamento e/o di comportamento che adottiamo nella nostra quotidianità che ostacolano l’equilibrio psicofisico o addirittura lo alterano!

Si è visto infatti che il cervello, per funzionare bene e garantire l’equilibrio psicofisico (equilibrio di pensieri, emozioni e dell’organismo intero) necessita di uno specifico e ben definito “set di input”, che il cervello “riceve” a seguito dei nostri atteggiamenti e dal nostro “modo di vivere”. Quando sottoponiamo il nostro cervello ad una serie di input/stimoli che lo destabilizzano (senza che noi lo sappiamo!), possono nascere le più varie patologie nonché i più comuni squilibri del corpo e della mente.

Grazie alle ultime scoperte della Neurobiologia, è possibile intervenire su qualsiasi squilibrio energetico che dia luogo anche a sintomi o disturbi psicofisici, cercando di fornire al cervello quegli stimoli necessari affinché esso ripristini l’equilibrio, per riportare le aree autonome del cervello in uno stato di equilibrio, dal quale deriverà la salute dell’intero organismo.

 

 

In altre parole, il lavoro dei ricercatori e degli scienziati si può sintetizzare come segue

Una non conoscenza sui meccanismi di funzionamento del cervello ci porta a commettere degli involontari errori nell’atteggiamento/comportamento che assumiamo quotidianamente (dal quale il cervello trae input continui): ciò destabilizza i circuiti neuronali (presenti nel cervello) e a causa di ciò il cervello va in crisi e risponde con emozioni negative (ansia, paure, preoccupazioni, panico, agitazione, insicurezza, ecc) che prendono il sopravvento e risultano spesso difficili da gestire e da eliminare!

In più, tutto ciò spesso si riversa sul corpo in quanto si altera il sistema di comunicazione e di regolazione del corpo e degli organi (sistema PNEI): da tale alterazione possono derivare patologie psicosomatiche che si sommano alle emozioni negative  (come ad es. gastriti. coliti, mal di testa, patologie della pelle, infezioni ricorrenti, problemi del ciclo, problemi ormonali, difficoltà di dimagrimento, ritenzione di liquidi, infiammazioni, ecc.), risolvibili attraverso un cambiamento del pensiero (cfr. Enzo Soresi: “Il cervello anarchico” UTET).

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In sintesi:

Una non corretta gestione del nostro cervello cioè una mancanza di conoscenza sul suo funzionamento e sugli stimoli da fornire ai circuiti neuronali, può portare ad una alterazione della PNEI quindi a problemi delle emozioni, del comportamento e degli organi: cosa fare per risolvere?

Le Neuroscienze propongono di intervenire in modo risolutivo e definitivo imparando come funziona il cervello in modo da fornire ad esso tutti gli stimoli che sono necessari per il corretto funzionamento dei suoi circuiti neuronali:  se il cervello riceve gli stimoli giusti, può riportare autonomamente in equilibrio il sistema psico-neuro-endocrino-immunologico con conseguente ripristino dell’equilibrio psicofisico, senza bisogno di farmaci.

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