Una delle più importanti e affascinanti scoperte delle Neuroscienze degli ultimi 10 anni è rappresentata dall’osservazione secondo cui il cervello, per mantenere l’equilibrio biochimico e per produrre la corretta sinfonia di neurotrasmettitori, ha bisogno di una serie di stimoli (sensoriali ed emozionali) provenienti dall’ambiente esterno che esso analizza quotidianamente: la tipologia e l’intensità di questi stimoli sono correlati sia con le caratteristiche genetiche individuali che con le esperienze e le memorie soggettive registrate durante i primi anni di vita.
Queste importantissime scoperte hanno messo in evidenza come la presenza degli stimoli adeguati sopra detti permette al cervello e a tutte le sue aree neuronali di restare in equilibrio mentre una loro assenza può comportare la genesi molti tipi di sintomi diversi.
In particolare, si è visto che in assenza di stimoli adeguati, il cervello può produrre quattro tipi di elementi destabilizzanti che nella vita di tutti i giorni possono farci “soffrire”: le emozioni negative, i pensieri intrusivi, le sensazioni spiacevoli e i comportamenti disfunzionali.
In più, come tutti ormai sappiamo, dalla presenza costante e continua di emozioni e sensazioni spiacevoli ovvero dal loro accumulo possono nascere molte malattie del corpo e dell’intero organismo, denominate malattie psicosomatiche (gastriti, coliti, squilibri ormonali, emicranie e cefalee, problemi della pelle, ecc.).
All’interno di uno dei quattro elementi destabilizzanti prodotti dal cervello in assenza di adeguata stimolazione ovvero tra i comportamenti disfunzionali che un Soggetto può adottare, si possono individuare i disturbi del comportamento alimentare (DCA) come ad esempio l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa o il binge eating che impediscono a chi ne soffre di compiere le giuste scelte in ambito alimentare per cui diviene molto difficile se non addirittura impossibile mantenere il controllo delle azioni e dominare impulsi e comportamenti, come se fosse “più forte di noi” compiere “quel gesto o quell’azione”.
Da studi e ricerche di Neuroscienze si é visto che il problema delle scelte e dei comportamenti è strettamente correlato con la produzione di dopamina e di serotonina e che, oltre alle psicoterapie o alle terapie farmacologiche, per interrompere efficacemente e velocemente il disturbo in atto (che spesso risulta di difficile risoluzione, che necessita di tempi di trattamento piuttosto lunghi o che si può ripresentare sotto altra forma) é necessario individuare e fornire stimoli sensoriali ed emozionali ad alcune specifiche aree del cervello in modo che divenga finalmente possibile mantenere un atteggiamento adeguato nei confronti della condotta alimentare così da controllare impulsi e azioni nonché gestire le scelte in modo da avere la situazione sotto il nostro controllo cosciente e il comportamento ritorni ad essere funzionale: l’ipotesi che alcuni ricercatori di Neuroscienze hanno avanzato negli ultimi anni è che il DCA si manifesti quando il cervello presenti una difficoltà proprio nella produzione di dopamina e vada in carenza di serotonina.
Il nostro team, composto dalla dottoressa Elisa Vianello (Psicologa, Psicoterapeuta, esperta in EMDR e ……..) e il dottor Tancredi Militano (Biologo, esperto in Neuroscienze ed Etologia umana) ha messo a punto un percorso innovativo e completamente differente rispetto alle classiche proposte afferenti alle varie Scuole di psicoterapia, grazie alla sinergia del tutto nuova tra Psicologia e Neuroscienze.
In particolare, il percorso proposto si avvarrà delle ultime scoperte sul funzionamento del cervello e, in modo specifico, si baserà sulle osservazioni secondo cui la somministrazione di stimoli specifici permette al cervello di ricominciare a produrre i neurotrasmettitori sopra detti (la cui carenza produce il comportamento disfunzionale) così da interrompere completamente e definitivamente il disturbo in atto.
Il cuore della proposta innovativa è rappresentato proprio dalla possibilità di influenzare il cervello attraverso stimoli sensoriali (mediante un particolare tipo di azioni simboliche e una ben specifica simulazione emozionale), individuati negli ultimi anni dalle ricerche sul campo: è noto infatti che ad ogni tipo di neurotrasmettitore prodotto dal cervello corrisponda un comportamento tuttavia, una delle scoperte più inaspettate ed interessanti degli ultimi anni ha messo in evidenza il meccamismo inverso ovvero si è osservato come alcune specifiche azioni rappresentino una vera e propria stimolazione di particolari circuiti neuronali e inducano la produzione di specifici neurotrasmettitori che non verrebbero prodotti in assenza di tale stimolazione!
Il percorso di compone di ….
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